Milano, corteo contro il convegno di Sinistra per Israele: "No al riarmo, non ci arruoliamo"
Organizzato da USB, il corteo parte da Piazza della Scala. In piazza anche insegnanti e personale scolastico: "Stop alla militarizzazione dell’educazione". Il corteo si sposta poi verso Lanza, dove si teneva il convegno di sinistra per Israele
Cronaca (Milano). Milano — In Piazza della Scala, davanti a Palazzo Marino, si è svolto nel tardo pomeriggio il presidio convocato dal sindacato USB contro lo svolgimento a Milano del convegno di Sinistra per Israele. I manifestanti hanno contestato l’evento chiedendo che in città non si ospitino iniziative considerate a sostegno delle politiche militari israeliane.
Alla mobilitazione hanno partecipato anche rappresentanti delle scuole – insegnanti, personale scolastico e collaboratori – che hanno sottolineato la necessità di ripudiare ogni forma di riarmo, con particolare attenzione al mondo dell’istruzione. La preoccupazione espressa riguarda infatti il rischio di una crescente militarizzazione dell’educazione, attraverso progetti, collaborazioni o percorsi formativi che potrebbero normalizzare l’idea della guerra come strumento politico.
Dopo gli interventi in piazza, il presidio si è trasformato in corteo, che ha attraversato il centro cittadino dirigendosi verso la zona di Lanza, dove era in corso la conferenza contestata. Durante il percorso sono stati esposti striscioni e scanditi slogan per chiedere lo stop al riarmo e al sostegno militare in Medio Oriente.
La manifestazione si è conclusa mantenendo l’attenzione sul messaggio principale condiviso dalle realtà presenti:
opposizione alla legittimazione culturale della guerra, nello spazio pubblico e soprattutto nelle scuole.
(Andrea Guidoboni/alanews)
Trascrizione generata automaticamente
Allora questi due mesi ci hanno insegnato qualcosa te l’ha insegnato che attraverso gli strumenti della lotta dello sciopero si può condizionare Quanto viene deciso nelle stanze del potere si può mettere in difficoltà un governo reazionario è fascista come quello della Meloni Si si distrugge le menti distrugge le persone soprattutto si toglie quel diritto alla felicità e la vita di quei giovani dicendo così o Gorizia tu sei maledetta che c’hai coscienza dolorosa ci fu la partenza


