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MULTATI PER AVER CANTATO A DIO: IN FRANCIA ORA IL CRISTIANESIMO È VIETATO? | CON LEONARDO PANETTA

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FRANCIA: ORA IL CRISTIANESIMO VALE UNA MULTA? – Ha fatto il giro della stampa francese la notizia dei giovani pellegrini multati alla stazione di Montparnasse, a Parigi, per aver intonato il canto latino Jubilate Deo al termine del tradizionale pellegrinaggio di Pentecoste verso la cattedrale di Chartres. Un gruppo di adolescenti, parte di una folla di 7.000 giovani cattolici, è stato sanzionato con una multa di 60 euro da parte della sicurezza ferroviaria. Il motivo? Inquinamento acustico. Una spiegazione che però non convince, soprattutto alla luce della tolleranza dimostrata in altre manifestazioni pubbliche.

Come sottolineato dal corrispondente di Mediaset Leonardo Panetta, in diretta su "LAVORI IN CORSO", la questione si inserisce in un contesto più ampio: quello della laicità "alla francese", sancita dalla Costituzione, ma sempre più percepita come asimmetrica. “In Francia si è appena celebrata la festa del sacrificio islamica con manifestazioni pubbliche e canti in strada, e nessuno ha sollevato problemi”, osserva Panetta. Questo alimenta la percezione di un "double standard" in cui alcune religioni vengono tollerate e altre, come il cattolicesimo, scoraggiate. Un paradosso in un paese che si professa laico e imparziale verso ogni fede.

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