Napoli, il Gruppo PPE visita il Parco Nazionale del Vesuvio
Cooperazione e tutela ambientale al centro del dialogo europeo-mediterraneo
Cronaca (Ercolano, Vesuvio). Il Gruppo PPE ha visitato il Parco del Vesuvio ed il Real Osservatorio Vesuviano nell’ambito delle Giornate Studio e dell’Università Estiva a Napoli: cooperazione e tutela ambientale al centro del dialogo europeo-mediterraneo. La visita ha incluso una tappa al Cratere del Vesuvio, offrendo l’opportunità di esplorare e apprezzare la bellezza naturale e il valore geologico di questo sito, seguita da un tour presso il Real Osservatorio Vesuviano, sede storica dell’INGV. Qui, un panel dedicato alla pianificazione dell’area protetta, con un focus particolare sul rischio vulcanico, approfondirà gli aspetti scientifici e l’attività vulcanica della regione. "Oggi evento importantissimo per uno dei vulcani più importanti del mondo". Parlano: il presidente dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio Raffaele De Luca, il capo della Protezione Civile, Fabio Ciciliano e il direttore INGV Osservatorio Vesuviano Mauro di Vito. (Raffaele Accetta/alanews)
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per essere qui con me per accoglimi tutti quanti voi sapete che il cratere Vesuvio è un vulcano ancora attivo ma tutte le criticità di una zona che vive con un vulcano ancora attivo però con grandi potenzialità è uno straordinario momento una giornata bellissima importante per il parco nazionale del Vesuvio abbiamo la possibilità di mostrare all’intera Europa al mondo intero quella che è la bellezza di questo straordinario vulcano la bellezza del nostro paesaggio e mostrate quelle che sono le grandi potenzialità ma allo stesso tempo anche un momento per approfondire anche per quelle che sono che potrebbero essere le criticità legate al vulcano che comunque è un vulcano ancora attivo e ed è uno dei vulcani più visitati in Italia e in quanto registra un soldato giornaliero con 3000 3200 presenze ogni giorno il parco nazionale del Vesuvio ha messo in campo una grande strategia al proprio per far sì che le giovani e le giovani generazioni possono prendere coscienza di quella che è le potenzialità e la capacità del parco proprio di essere un deterrente proprio per il rischio idrogeologico ma anche come la lotta ai cambiamenti climatici Vesuvio è una delle strutture che sono maggiormente attenzionate dal sistema nazionale di Protezione Civile e dall’istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia che è un la struttura Nazionale che governa l’intera parte di analisi a cui ovviamente il dipartimento fa fa riferimento riferimento solo per dire che in questo territorio Esiste un piano nazionale di emergenza è necessario tenere a mente che il vulcano vulcano attivo e disse un piano Nazionale su per l’emergenza Vesuvio Esistono le le aree che sono state definite di comune accordo con le comunità del territorio esiste una zona rossa è una zona gialla Questa è penso una cosa che sia ormai Spero mi auguro di saputo che fa parte della consapevolezza delle comunità e ovviamente in caso di necessità c’è una serie di azioni che vengono fatte sulla base di quelle che sono le evidenze scientifiche che a mano a mano che vanno avanti e che quindi danno un quadro eventualmente giuramento le condizioni della livello Hulk a Nico si mettono in moto fino ad arrivare alla evacuazione alcune o di tutte le aree rosse o gialle e gemellaggio che individua per ciascuna regione o meglio che individua per ciascun comune dell’area Vesuviana una regione che alga ai cittadini le sfide e la la sfida principale è proprio quella della previsione delle eruzioni vulcaniche questi vulcani il Vesuvio è stato più attivo dei Campi Flegrei ultima eruzione nel 1944 i campi Flegrei hanno prodotto una soluzione la figlia è proprio quella di migliorare sempre di più la nostra conoscenza le nostre tecniche della nostra strumentazione ma anche la nostra competenza nel finire il sistema nel suo complesso e quindi poter essere sempre più pronti a quella che la sfida mondiale sui vulcani che proprio quella della mitigazione del rischio attraverso la previsione delle eruzioni
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