Napoli, in Consiglio Regionale un’aula dedicata a Don Peppe Diana

Napoli, in Consiglio Regionale un’aula dedicata a Don Peppe Diana

La sorella Marisa: "Giornata commovente". De Luca: "Impegno per la comunità"

Cronaca (Napoli). Taglio del nastro per la Sala al piano terra della Sede del Consiglio Regionale della Campania dedicata alle vittime delle mafie e a don Peppe Diana, il sacerdote ucciso dal clan dei Casalesi il 19 marzo 1994 nella sacrestia della chiesa dove si preparava a celebrare la messa. "E’ un segno che il Consiglio regionale vuole dare nella continuità: dopo l’Aula Siani, era utile che noi facessimo un riconoscimento a don Peppe Diana e alle vittime di tutte le mafie" ha detto il presidente del Consiglio Regionale, Gennaro Oliviero. "Oggi c’è necessità di far proprie quelle parole", ha aggiunto il prefetto Di Bari., ha detto il presidente del Consiglio Regionale, Gennaro Oliviero. Marisa, la sorella del sacerdote ucciso, ha parlato di una giornata "molto commovente". All’evento anche il presidente della Campania De Luca: "Quel sacrificio ha risvegliato le coscienze, ha dato coraggio e ha impegnato moralmente tutti". (Raffaele Accetta/alanews)

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decisioni che prendiamo per il bene Nel nome del Padre del Figlio dello Spirito Santo ti ho chiamato l’uomo a cooperare alla sua crea l’uomo non essere chiamato figlio del Carpentiere in quest’aula è consigliato la preciso perché in continuità con la storia dello stesso così credo che ci sia oggi un momento molto bello oggi Don Peppe vive nel cuore nell’anima di chi ci vuole portare avanti oggi noi non ho un impegno rappresenta tanto è un motivo di orgoglio perché ricordare Don Peppe gli altri familiari in un momento così importante la regione che abbracciava tutto tutta la nostra diciamo comunità comunità e il grande e quindi ciò vuol dire che mio fratello non è stato vano ma lui con la sua morte ha dato tantissimo e cioè la prova Casal di Principe una realtà diversa e grazie al sacrificio di Don Peppe e che ai tempi di Don Peppe non era così ragazzi non erano liberi di fare di agire Oggi c’era una repressione Oggi invece i ragazzi sono liberi Patty per tutte li vedi a tutte le ore mentre una volta che dovevano nascondere perché c’era una sorta di coprifuoco quindi vuol dire che la rinascita c’è stata il e questo lo si deve a lui io questo lo dico con rabbia perché avrei voluto averlo con me Però poi quando pensi a tutto quello che di buono ha dato dico forse era il tuo destino voleva morire per gli altri