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«No Bezos» a Venezia, l’attivista che si è arrampicato su un pennone: «I super ricchi sfruttano»

Marco Giolo, coltivatore veneziano di 30 anni, è sceso dopo tre ore da uno dei pili, i pennoni di piazza San Marco, dove si era arrampicato durante la protesta «No Bezos» a Venezia. L’attivista aveva innalzato uno striscione con scritto «l’1% rovina il pianeta». Scendendo ha spiegato i motivi della protesta, ribadendo che in questi giorni per il matrimonio di Bezos sono riuniti molti dei super miliardari che fanno parte proprio di quell’1% per cento di persone che ha in mano le sorti del pianeta. Gli attivisti chiedono un regime fiscale diverso che tassi i ricchi per dare ai poveri e a chi subisce gli effetti di quelli che chiamano «tecno-feudatari». Giolo è stato trascinato via e trasferito nella sede della polizia locale a San Marco dove si trova anche l’altra trentina di attivisti che sono stati portati in questura a piazzale Roma.​ I contestatori hanno fatto resistenza passiva: gli agenti hanno dovuto caricarli su una sedia a rotelle, uno alla volta, per trasportarli fino all’approdo del motoscafo della polizia.

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