Sono le 11,38 quando Francesco arriva a sorpresa in piazza San Pietro e passa tra i ventimila fedeli, sospinto in sedia a rotelle, fino a raggiungere l’altare al termine della messa per il giubileo dei malati. Il Papa leva il braccio e traccia il segno della croce ad accompagnare la benedizione finale, poi gli accostano un microfono e dice: «Buona domenica a tutti, grazie tante!».
La voce è fragile, Francesco porta ancora le cannule nasali per sostenere la respirazione, ma sorride. Alla fine resta pure un poco a salutare alcune persone, prima di rientrare a Santa Marta.
In questo periodo di convalescenza, dopo 38 giorni di ricovero al Gemelli per una polmonite bilaterale, Francesco vive isolato perché ha ancora le difese immunitarie basse. Però , nella giornata dedicata ai malati, ha voluto esserci: «Con voi, carissimi fratelli e sorelle, in questo momento della mia vita condivido molto: l’esperienza dell’infermità, di sentirci deboli, di dipendere dagli altri in tante cose, di aver bisogno di sostegno…»