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In un lunedì di Pasqua segnato dal dolore, la Chiesa cattolica e il mondo intero piangono la scomparsa di Papa Francesco, avvenuta il 21 aprile 2025 alle ore 7:35 nella sua residenza di Casa Santa Marta in Vaticano. Il Pontefice, 88 anni, è deceduto a seguito di un ictus, secondo quanto riportato da fonti ufficiali e giornalistiche. La notizia è stata annunciata dal cardinale camerlengo Kevin Farrell, che ha ricordato la dedizione del Santo Padre al servizio della Chiesa e dei più poveri.
Jorge Mario Bergoglio, primo Papa gesuita e sudamericano, ha guidato la Chiesa per 12 anni, lasciando un’impronta profonda con il suo stile pastorale improntato alla semplicità, alla misericordia e all’attenzione per gli emarginati. Durante il suo pontificato, ha promosso riforme significative nella Curia romana, ha affrontato con decisione gli scandali di abusi e ha aperto nuove strade nel dialogo interreligioso e nella cura del Creato.
La salma di Papa Francesco sarà esposta nella Basilica di San Pietro a partire da mercoledì, per permettere ai fedeli di rendergli omaggio. Nel frattempo, il Vaticano si prepara al conclave che, secondo le normative vigenti, dovrà tenersi tra 15 e 20 giorni dall’inizio della Sede Vacante per eleggere il suo successore.
In diretta su "Lavori in Corso" con Stefano Molinari, il politico e intellettuale cattolico Mario Adinolfi ha voluto ricordare il Sommo Pontefice, sottolineandone l’importanza storica: "Resterà nella storia, è stato un Papa spartiacque. Ogni pontefice ha generato controversie, ma è sbagliato politicizzare le dinamiche del Vaticano. Oltre a ciò, anche la narrazione inganna… Si trattava di un Papa molto più conservatore di quanto si pensi"
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