Spieghiamo meglio l’inflazione.
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Spesso, quando siamo con amici, emerge il discorso di quanto la vita fosse più economica 20 anni fa. La margherita costava 3,30€, oggi anche 6-7€. Il biglietto dell’autobus era meno di 1€, oggi supera i 2€. Con 20€ riempivi il carrello della spesa, oggi no. Questo fenomeno è l’inflazione, il ritmo con cui i prezzi salgono, riducendo il potere d’acquisto nel tempo. Dal 2021 al 2022, l’Eurozona ha visto un’inflazione altissima, passando dal 2,2% al 10,6%. Questo è stato causato dalla pandemia, le misure di stimolo fiscale e soprattutto il conflitto in Ucraina che ha fatto schizzare i costi dell’energia. Invece negli USA sono stati in gran parte i 6,5 trilioni di dollari iniettati nell’economia che hanno causato un aumento della domanda, facendo salire i prezzi. Un’inflazione moderata del 2% è desiderabile perché stimola la spesa e previene la deflazione. Se i prezzi aumentano, le persone spendono di più oggi. Tuttavia, quando i prezzi salgono troppo, le banche centrali aumentano i tassi d’interesse per controllare l’inflazione. Guarda il video per scoprire di più.
