Parliamo dello scontro Trump – Cina.
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Dopo quattro anni, Trump è tornato alla guida degli Stati Uniti, un’economia centrale per il commercio globale e fonte della valuta di riserva mondiale, il dollaro. Il suo obiettivo principale resta la Cina, oggi più potente e ambiziosa. Dal 2018, Trump ha usato dazi e restrizioni per ridurre il deficit commerciale USA-Cina e limitare l’accesso cinese a tecnologie avanzate. Tuttavia, anziché indebolirsi, la Cina ha accelerato la sua corsa verso l’autosufficienza, raggiungendo successi in settori critici come semiconduttori, energia sostenibile e intelligenza artificiale. Il recente chip Kirin 9000S di Huawei è una prova dei progressi cinesi. Ora, con una proposta di dazi del 60% sulle importazioni cinesi, Trump rischia di alzare l’inflazione negli USA, interrompere le catene di approvvigionamento e scatenare ritorsioni commerciali da parte di Pechino, che potrebbero colpire settori come agricoltura e tecnologia. Questa guerra commerciale potrebbe destabilizzare l’economia globale e aumentare le tensioni tra le due potenze.
