Più pugnace che mai, l’Ungheria di Vittorio Orbán non demorde sul surreale caso di Ilaria Salis

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Più pugnace che mai, l’ #Ungheria di Vittorio #Orbán non demorde sul surreale caso di Ilaria #Salis. E adesso l’Ungheria, apprendiamo dai più letti quotidiani nazionali, torna a chiedere la revoca dell’immunità parlamentare. #Immunità parlamentare in grazia della quale, come sappiamo, la sedicente barricadera italica se l’è svignata a gambe levate dall’Ungheria e si è guadagnata un posto, peraltro ben remunerato, al #Parlamento europeo.

Quando abbiamo sentito, non molte settimane addietro, Ilaria Salis che intonava le note di Bella Ciao contro l’Ungheria dai banchi del Parlamento europeo, non abbiamo potuto trattenerci dal desiderio di risponderle con un’altra nota canzone, opportunamente rivisitata per l’occasione. Oh partigiano, portali via. In verità siamo anche stati indotti a risponderle con una variazio della canzone da lei stessa intonata, Bella Ciao, ossia la necessaria rivisitazione per il greggio omologato della belante #sinistra arcobaleno.

#Radioattività – Lampi del pensiero quotidiano con #diegofusaro

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