Protesta all’istituto Carlo Porta di Milano: "Preside ha mangiato su soldi di studenti"
Il genitore: "Contributo volontario esaurito nei primi due mesi"
Cronaca (Milano). E’ in corso una protesta studentesca presso l’Istituto Professionale Alberghiero "Carlo Porta" di Milano, in via Uruguay. Gli alunni sono radunati di fronte alla cancellata centrale invocando l’uscita della preside, Rossana di Gennaro, perché, spiega il rappresentante d’istituto Matteo Rozzi, "la presidenza ha chiesto aggiuntivi 110 euro ad alunno al ‘contributo modale di iscrizione’ per rientrare delle spese annuali. Spese mai giustificate da fatture, infatti abbiamo paura che in tutti questi anni la preside abbia mangiato sui soldi degli studenti". "Chiediamo", continua Rozzi, "di non pagare la seconda retta del contributo e maggiore trasparenza nei movimenti della scuola". Si unisce il padre, Luciano: "Protesta più che giustificata. Chi non ha pagato è discriminato, perché non può partecipare alle attività extra. Quest’anno il Ministro dell’istruzione ha detto che l’assicurazione è stata coperta dal governo". (Riccardo Sciannimanico/alanews)
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corpo mattina siamo venuti qua a scuola per protestare e spettro varie situazioni che sono succeduti a scuola come la situazione degli ambienti scolastici tutto in generale ma soprattutto di un contributo che si chiama contributo volontario in Italia che il contributo scolastico che viene versato tutti gli anni nel nostro caso un contributo più alto perché siamo una scuola alberghiera Ma la presidenza comunque aggiuntivi 110 €140 per appunto cercare di rientrare nelle spese annuali quando in realtà tutte queste spese non sono mai stato giustificate non si vedono non si vede trasparenza e avevo paura che in tutti questi anni la preside abbia mangiato su quello che sono i soldi degli studenti anche perché questo problema è un problema che uscito solamente questa vediamo quindi di non pagare la seconda rata del contributo a prescindere da quelle che saranno le conseguenze di quello che faremo che possono essere l’allenamento di laboratori o altro e di avere più trasparenza in tutte quelle che sono i movimenti della scuola perché in questi anni è l’unica cosa che io sono nel padre della di uno dei rappresentanti d’istituto Mi trovo qui a supportare il mio figlio e gli altri studenti per una potestà che secondo noi è più che ficata per il semplice motivo che oltre al contributo iniziale che è stato richiesto adesso è stato richiesto un ulteriore contributo per le spese per i laboratori didattici e quant’altro quello che lui ci chiediamo e come è possibile che poco più di 2 mesi Il primo contributo sia già esaurito abbiamo chiesto il giustificativo è che noi non diciamo che non vogliamo pagare tu giustificati questi costi perché c’è da pagare delle cose che non lo sappiamo perché mi ha chiesto il giustificativo che non c’è stato fornito in più i ragazzi che non hanno pagato perché teoricamente viene viene posto come contributo volontà chi non ha pagato questo contributo volontario e non ha potuto partecipare alle gite didattiche Quindi prima la discriminazione perché non gli fai partecipare e in più penso che possa bianco miglianti per un ragazzo che finché diciamo è non è non è palesato il Infatti non aveva pagato uno diciamo non hanno esposto metti questo caso tu vieni abitato per la tua famiglia per vari motivi che possono essere più o meno giustificati una mancanza economiche non la paga contributo Però tu vieni messo la gonna vieni esposto al pubblico come una persona che sa che quella famiglia non ha pagato questo non ci sembra corretto quest’anno il ministro dell’istruzione ha detto che situazione è stato copiato dal governo