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Riforma Giustizia, Parodi: “Parlato con il governo, credo manterremo rispettive posizioni”

Riforma Giustizia, Parodi: "Parlato con il governo, credo manterremo rispettive posizioni"

Il presidente ANM: "Andò a votare, vicenda Brusca dolorosa, è stato un male necessario"

Politica (Roma). "Ho sempre votato, non smetto domani. Quanto ala riforma c’è il 58% di favorevoli è un dato che non ci fa piacere, ma la partita è ancora aperta anche perché la campagna referendaria non è ancora iniziata. C’è tempo per convincere i cittadini, non sono preoccupato, ma impegnato. Prendiamo atto dell’accelerazione della riforma, non siamo solo noi magistrati ad aprire un dibattito non solo sui temi della riforma ma sul ruolo e l’immagine della magistratura. Dobbiamo partire dalla base. Il rapporto con il governo è su più temi. Ci siamo parlati e credo che resteremo ognuno sulle rispettive posizioni. Sul piano tecnico siamo attivi, stiamo lavorando su risposte efficaci con gli strumenti a nostre disposizioni. Brusca è una vicenda dolorosa, comprendo i sentimenti di chi è coinvolto ma è stato un male necessario per la ricerca di verità e responsabilità". Lo ha dichiarato in un punto stampa con i giornalisti il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Cesare Parodi. (Pasquale Luigi Pellicone/alanews)

Trascrizione generata automaticamente

ho sempre votato dei diciottenni oggi quindi non non smetto domani esplodo smettere futuro è il segretario della relazione appena riportato un dato di un sondaggio tra tonda commissionato che ha un valore abbastanza diverso che perde 58% per l’avevo lì 59 e che è un dato sicuramente che non ci fa piacere Ma che mi fa anche un dato dove si può dire che la partita è ancora aperta Considerando che oltretutto siccome formalmente la campagna referendaria non è ancora iniziata e quindi ci sarà quel momento per cercare di convincere con argomenti con motivazioni i cittadini a ripensare o a confermare l’opinione a favore delle nostre tesi quindi non sono preoccupato sono particolarmente impegnato ma se prendiamo atto di questa accelerazione che secondo noi tra l’alto e in qualche modo non sintonica con quelle che non le classi elementari per delle riforme costituzionali quindi un qualcosa di diverso E allora noi diversamente non facciamo solo una unica manifestazione per affermare i nostri principi ma abbiamo deciso per intanto di farne tre in futuro cercheremo di farne anche in molte altre sedi contemporaneamente Queste tre sono importanti perché abbiamo invitato personaggi del Mondo accademico e dell’avvocatura quindi non siamo soltanto magistrati a parlare abbiamo invitato anche i personaggi della cultura per aprire un dibattito ai cittadini Non strettamente legato solo ai temi della riforma ma forse anche un po’ a quello che vuole della magistratura nel paese all’immagine che abbiamo perché questi due tu Io voglio immagini evidentemente condizione vanno le scelte dei cittadini e il voto e quindi dobbiamo partire dalla base dall’immagine dall’idea dalla conoscenza e su questa base questo eventualmente un consenso che ripeto non è un consenso alla magistratura Ma è un consenso un modello di giustizia nel quale noi da parte giustizia fortemente fortemente crediamo non sono mancate accenni al rapporti piuttosto compiutamente con il governo il Governo è per forza di cose su più aspetti e su più temi Io direi che sul tema della riforma ci siamo dovevo samente parlati ci siamo detti quello che dovevamo dire e credo che francamente ognuno resterà sulle proprie posizioni ma era tolto col Governo continua ovviamente certamente a parte nostra per un confronto su tutte le tematiche legate alla vita dei magistrati al lavoro al modo di svolgere le nostre attività e vorrei sottolineare che al di là del rapporto col Governo cosa in questa settimana io ho partecipato a noi della nma importanti audizioni parlamentari una sul tema del femminicidio una sul tema della Nuova disciplina che viene ipotizzato in materia di sequestro di telefoni cellulari e che sono due leggi che se ha un forte impatto sull’organizzazione del sistema giudiziario quindi non è un problema politico è un problema di dare una risposta efficace con gli strumenti che abbiamo e questa efficacia fortemente a rischio se non ci sono delle modifiche quindi noi continuiamo a dialogare a portare il nostro contributo tecnico per quanto possibile Siamo lieti che ci venga richiesto e quindi sotto questo profilo il discorso col Beauvais una colpa mia Mi sono assolutamente attivi e da parte nostra non cesseranno mai perché i colleghi ci hanno chiesto di dialogare nel loro interesse è finita la pena Come si fa una è una vicenda straordinariamente dolorosa io comprendo perfettamente i sentimenti di chi è stato direttamente coinvolto ma c’è stato una persona sappiamo tutti Chi che ha dato un giudizio di grande semplicità e condivisibilità ossia è stato fatto questo ma è stata una forma per rice

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