Sciopero treni, presidio Cgil alla stazione di Milano Porta Garibaldi
"Carente la sicurezza sul lavoro, bisogna intervenire sulle aggressioni al personale viaggiante"
Cronaca (Milano). È in corso a Milano presso la stazione di Porta Garibaldi un presidio della Cgil in occasione dello sciopero dei treni a livello nazionale. "Sono 18 mesi che siamo senza il rinnovo del contratto delle attività ferroviarie. Oggi è uno sciopero nazionale, siamo tutti fermi per i nostri diritti. Vogliamo l’aumento dei salari, mentre i ticket per gli appalti sono fermi dal 2011. La sicurezza sul lavoro purtroppo è carente in tutto il settore. Bisogna intervenire sulle aggressioni al personale viaggiante". Sono le parole di un manifestante. (Redazione alanews)
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motivazione sono che sono 18 mesi che siamo senza rinnovo del contratto delle attività che comprende tutto il settore ferroviario oggi è uno sciopero nazionale Cioè ti fermi per questo per gli appalti abbiamo i fermi da 2003-2011 più o meno ancora 5 ore 20 stiamo ripetendo i €8 quello che poi scriviamo anche la questione del lavoro di lavoro della sicurezza del lavoro perché anche quella importante la sicurezza sul lavoro purtroppo è carente in tutto il settore Poi abbiamo un problema grosso Prima diamo un certo che bisogna intervenire sulle aggressioni E per suonare viaggiante Perché quasi tutti i giorni persone lavorano e vengono aggredite dai cittadini comuni e abbiamo tante persone che vanno a finire in ospedale domani aggressione con i coltelli con Cioè tu non va bene non abbiamo gente che va a lavorare torno a casa Quanti episodi sono successi di ultimamente ogni giorno quasi ogni ferrovieri che lavorano Sui treni come controllori che subiscono aggressioni sia verbali che quant’altro Ecco proprio il tema della sicurezza sul lavoro tra un po’ sono anche oggi siamo intelligenti o come sciopero nazionale troppo il governo il governo penso che sia tutto Allora io sono nelle parti ferroviario un mondo tutto tutto può Poi abbiamo il colleghi di lavoro Nord settore oggi Cerco fermo e poi oggi
