Sinner, Abodi: “Sono certo sia dispiaciuto di non giocare la Davis”

Sinner, Abodi: "Sono certo sia dispiaciuto di non giocare la Davis"

"Dualismo con Alcaraz durerà per i prossimi dieci anni, noi sempre con Jannik"

Sport (Roma). Il ministro dello Sport Andea Abodi, a margine dell’evento "Collari d’oro" al Coni, si è soffermato in un punto stampa con i giornalisti. In primis, il viaggio, ormai agli sgoccioli, verso Milano – Cortina 2026: "Sappiamo che è un percorso di poco più di 90 giorni dove ancora ci sono cantieri infrastrutturali e organizzativi aperti, lo sappiamo che fino all’ultimo dovremmo un po’ penare, ma non preoccuparci, dobbiamo solo lavorare". Spazio anche per un giudizio su Jannik Sinner, tornato numeri uno anche se, realisticamente, per poche settimane:"Di fronte a Jannik è sempre difficile aggiungere qualcosa. Aveva detto che avrebbe perso ma anche riconquistato il primo posto e ce l’ha fatta. Credo che questo dualismo con il rivale Alcaraz durerà per i prossimi dieci anni, noi saremo sempre dalla sua parte, anche quando perte perché è giusto così specialmente sullo sport. Sulla sua assenza in Coppa Davis, penso che il più dispiaciuto nel dover dire no sia proprio lui, dunque aspettiamo di rivederlo in campo e nel frattempo facciamo il tifo per la nazionale". Il tennis ha superato il calcio, è una sfida. "Ognuno deve dare il meglio di sé stesso non c’è competizione fra i vari sport ma solo margini di miglioramento che devono inseguire le singole federazioni senza porsi limiti". (Pasquale Luigi Pellicone/alanews)

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via di sappiamo che è un percorso poco più di 90 giorni dove ancora ci sono cantieri e infrastrutturali organizzativi aperti lo sappiamo che fino all’ultimo dovremmo un po’ penare Ma non preoccuparti dobbiamo solo lavorare Beh tua madre di fronte ai amiche sempre difficile aggiungere qualcosa di positivo e l’avrebbe dei l’aveva detto che probabilmente avrebbe perso il primo posto ma poi l’avrebbero Questa è un’avventura che andrà avanti per i prossimi 10 anni perché credo che anche il suo avversario non sarà Certamente lì a lasciarla Gloria esclusivamente agli anni che noi saremo con lui come sempre stato fin dal primo momento Nella buona e nella cattiva sorte perché funziona così non non soltanto quando si vince somma Poi dipende da chi la vuole raccontare in questo modo io penso che ognuno debba immaginare di dare il meglio di sé stesso e il primo avversario sono i propri limiti più che guardare quelli degli altri Quindi non c’è competizione tra di scorte c’è dentro ogni organizzazione dove c’è sempre un grande margine di miglioramento mia zia Poi penso che il più dispiaciuto di dover dire no conoscendo la sua macchina quella fisica e lui e quindi così abbiamo gioito con lui così insieme a lui Facciamo il tifo per i tuoi compagni di squadra Ovvero la nostra squadra

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