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In diretta su "Lavori in Corso", la famosa criminologa Roberta Bruzzone ha dato la sua opinione sugli ultimi sviluppi delle indagini, evidenziando come non ci siano a suo dire i presupposti per degli stravolgimenti particolari rispetto a quanto già stabilito.
"Sotto le unghia di Chiara Poggi non c’è più nulla: tutto il materiale è stato esaurito nel corso della perizia DE Stefano nel 2014. Ciò che si ha a disposizione è dunque quello disponibile solo come profilazione. E chiaramente è un profilo che ha numerose criticità, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. Quindi solo su quel dato non si potrà fare granché. Il resto dei reperti che sono stati indicati nell’incidente probatorio sono reperti che comunque hanno 18 anni, molti dei quali non hanno niente a che fare col delitto. Parliamo di un vasetto di yogurt, una scatola di cereali… Nulla che possa essere ritenuto rilevante ai fini del delitto, quindi francamente che oggi quei reperti possano dare indicazioni determinanti, francamente sarei portata a escluderlo".
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