Stellantis, Landini: "Elkann? E’ azienda a decidere chi mandare al tavolo trattative"
"Da parte del governo c’è inconsapevolezza di quello che sta accadendo"
Politica (Roma). "Come ho preso la scelta di Elkann di non andare a riferire in Parlamento? Ognuno fa le valutazioni che vuole. Questo è un problema che è frutto di quanto accaduto negli ultimi 14 anni. Nonostante tutto, è il gruppo Stellantis che decide chi mandare al tavolo delle trattative, il governo deve convocare tutti". Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a margine della conferenza stampa organizzata per comunicare lo sciopero generale del prossimo 24 novembre. "C’è un’inconsapevolezza di quello che sta succedendo da parte del governo. C’è bisogno di politiche industriali e di sistema, quindi l’idea di lasciar fare al mercato è un errore madornale", ha concluso. (Davide Di Carlo/alanews)
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ognuno ha le valutazioni che vuole Io penso che penso che tutto il sistema politico e parlamentare partire dal governo non può vivere in un altro mondo perché questo problema non nasse ieri è frutto di quello che è avvenuto in questo paese negli ultimi 14 anni è che oggi non esista più la firma e che non ci sia più una centralità della famiglia Agnelli nelle nella scelta delle decisioni mi per me non è una cosa che scopre stamattina è la domanda che io faccio in tutti questi anni questi dove sono stati dove erano Dove ha vissuto Quindi da qua Basta Capri espiatori o fermarti all’apparenza è il momento di andare alla Costanza e noi stiamo dicendo poi chi il gruppo stellanti manda il tavolo della trattativa Io non ho mai deciso con chi debbo discutere perché voglio evitare che qualcuno decida con chi vuol discutere della parte sindacale No ognuno decida le sue quello che noi oggi stiamo ricambio Stiamo chiedendo da tempo e che in Italia venga quello che sta venendo anche in altri paesi che sono settore così importante è il Governo e quindi il presidente consiglio in prima persona e convoca le organizzazioni sindacali di categoria e confederali convoca l’azienda convoca di aziende della componentistica e lì si fa una trattativa una discussione vera sulle scelte sugli investimenti e le politiche industriali sono da fare per salvaguardare l’occupazione e per qualificare la nostra attività altrimenti non parlo ti si assume la responsabilità di favorire un processo di deindustrializzazione già adesso siamo messi male quest’anno si produrranno poco più di 300000 nel nostro preso poi non ha potenzialità di un milione e mezzo di auto da produrre penso ci sia Secondo me mi permetto una in consapevolezza di quello che sta succedendo E pensare che queste cose si regolano da solo questo è un governo che ha detto che bisogna lasciar fare chi vuol fare o no E non è così è proprio quello che sta succedendo anche nel settore del novità è una trasformazione radicale e bisogno di politiche industriali di politiche di sistema non c’è bisogno dell’Autonomia differenziata che bisogna dirittura di Napoli che europea che affronti questo passaggio il per i ritardi che ci sono quindi l’idea di lasciar fare al mercato ed è una scelta è un errore fondamentale oggi così come pensare che io taglio la spesa anziché aumentare le entrate così come la Chiara andare al fisco che ognuno è E chi paga sono i lavoratori dipendenti pensionati e poi abbiamo la rendita finanziaria la rendita immobiliare che pagano meno e siamo un paese che sta aumentando la ricchezza in mano pochi senza precedenti Ecco Queste sono dal mio punto di vista responsabilità politiche molto precise concerto Ponte vista su alcuni temi rappresentano lì in consapevolezza di quello che sta
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