Strage in famiglia, pm: "Non c’è movente, 17enne ha confessato subito"
Ditaranto: "Per il perché di questo fatto atroce bisogna scavare ancora molto"
Cronaca (Milano). "Dal punto di vista giudiziario, un movente non c’è. Per il perché di questo fatto criminoso atroce bisognerà scavare ancora molto". Così il procuratore per i minorenni facente funzioni di Milano, Sabrina Ditaranto, sulla strage in famiglia di Paderno Dugnano. Il 17enne arrestato "nel frattempo aveva parlato con i suoi familiari e anche con il suo difensore. Quando noi abbiamo cominciato l’interrogatorio lui ha subito ritrattato – aggiunge -. Il pentimento è già un percorso più lungo, però era molto provato. Piangeva? Sì". (Alessandro Boldrini/alanews)
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No dal punto di vista giudiziario un movente non c’è Ci sono considerazioni sociologiche probabilmente che sono comunque in questo momento ancora molto per per il perché di questo fatto per il nostro atroce bisognerà scavare ancora molto da oggi ha già lo sa se gli strumenti previsti dal regolamento Penitenziario minorile di sostegno e dì aiuto direi più che una famiglia normale una famiglia non sarei dire piuttosto felice e serena da parlato di un suo malessere non suo malessere nella nella relazione tra Fè e gli altri ha detto che l’ha trovato il terreno lucido sempre presenta se stesso sicuramente sereno No sollecitarlo nel senso che all’inizio interrogatorio era già pronto a dare un’altra versione sì sì sì pronto nel frattempo aveva parlato anche con con i suoi familiari e anche con il suo difensore Insomma quando quando noi abbiamo cominciato l’interrogatorio lui ha subito immediatamente ritrattato senza che noi lo abbiamo compulsato in questi termini pentimento e un’interpretazione Insomma è già un percorso un po’ un po’ più lungo però insomma era Era molto provato
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