▷ AIUTA L’INFORMAZIONE LIBERA, SOSTIENICI: https://donazioni.radioradio.it/
Si sta discutendo da giorni in maniera estenuante e francamente evacua sullo scontro di pugilato olimpico fra l’italiana Angela #Carini e Imane #Khelif, #pugile algerina. Dopo appena 45 secondi di scontro l’italiana si è ritirata senza particolare onore e si è levato un coro di indignazione per il fatto che, così si è detto, è inaccettabile che un transgender possa competere nel pugilato con una donna. Se così fosse, l’indignazione sarebbe del tutto legittima e saremmo anzi i primi a indignarci. Ma così non è. Imane #Khelif risulta infatti nata donna e risulta altresì che si riconosca nel proprio genere. Ripeto, siamo al cospetto di una persona nata di sesso femminile che si riconosce propriamente nel proprio genere. Dunque, tecnicamente, e al di là del vitreo teatro delle ideologie, quello a cui abbiamo assistito è uno scontro tra una donna, per quanto mascolina, e un’altra donna. Tutto il resto sembra chiacchiera senza fondamento. Si potrà dire che il testosterone era assai alto e tutto quel che si vuole, ma tecnicamente, ripeto, l’atleta vincente era donna. Si potrà dire che era una lotta impari, che Imane Khelif avrebbe dovuto competere in un’altra categoria dei pesi massimi o non so come si chiami, ma non si può certo dire che non fosse donna.
▷ ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE YOUTUBE: https://bit.ly/2MeYWI7
▷ ULTERIORI APPROFONDIMENTI SU: https://www.radioradio.it/