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Trainata da Washington, l’Europa ha scelto ancora una volta la via sciagurata della guerra

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E adesso leggo su #Repubblica, rotocalco turbomondialista e voce del padronato cosmopolitico, che gli europei, senza ulteriori precisazioni, temono attacchi da parte della #Russia di #Putin e hanno bisogno di più soldati. Nel mentre, sul #LaStampa di Torino, rotocalco sabaudo par excellence, esce nei giorni scorsi un interessante articolo, in cui si spiega chi verrebbe concretamente richiamato alle armi in Italia, qualora vi fosse realmente la guerra. La posizione surreale dell’ #UnioneEuropea si lascia compendiare in queste parole.

Per un verso, essa provoca in ogni guisa la Russia di Putin, mandando armi e finanziamenti all’Ucraina del guitto #Zelensky, attore nato con la N maiuscola, prodotto in vitro di Washington se non di Hollywood, per inciso l’attore più pagato di tutti i tempi. Per un altro verso, l’Europa teme le reazioni di Putin e magari anche un attacco da parte della Russia e lascia intendere naturalmente che la colpa è, more solito, tutta della Russia e non certo dell’Europa che l’ha provocata in ogni maniera, anziché provare, da subito, a favorire soluzioni diplomatiche e negoziati di pace. Come abbiamo più volte sottolineato, e come anche ora ribadiamo, l’Europa avrebbe dovuto rimanere fedele alla sua missione storica, quella missione che il filosofo Edmund Husserl individuava nello sviluppo del concetto e della ragione, e che Jacques-Ante aveva ravvisato nella proposizione di una pace universale.

#Radioattività – Lampi del pensiero quotidiano con #Diegofusaro

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