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La "crociata" di #Trump contro giornalisti e alcune università americane ha – come sempre – assunto toni macchiettistici nei nostri giornali, ma dietro il comportamento ostile del tikoon ci sono anche alcune buone ragioni che la prima pagina non la raggiungono mai.
L’ultimo ad "assaggiare" la furia di Trump è stato un giornalista di #AbcNews, che nel corso dell’intervista il presidente degli States ha apostrofato come "la peggiore in assoluto".
"Avevamo un presidente degli Stati Uniti che non riusciva ad attraversare un palco o salire una rampa di scale", dice Trump parlando di Biden, "lo sapevo io e lo sapevate voi, ma non volevate scriverlo perché voi scrivete solo fake news". "Grazie", risponde sornione il giornalista. Ma Trump rincara la dose: "Biden firmava gli atti ufficiali del governo con una penna automatica".
E in effetti le prove le ha postate lo stesso presidente degli States nei primi giorni di mandato sul social Truth: una serie di decreti tutti firmati con la stessa grafia hanno fatto pensare che fosse proprio così: "Chiunque aveva quella penna automatica era il presidente degli Stati Uniti, e voi lo sapevate".
"Trump fa bene"
"Trump fa bene", commenta il giornalista de La Verità #BonifacioCastellane. I comportamenti sopra le righe del tikoon nei confronti di alcuni media e di certe università si spiegano però col solito punto di vista pragmatico con cui Trump ha giustificato quasi tutti i suoi decreti (incluso quello del taglio dei fondi all’OMS) dallo scorso 21 gennaio.
Sul recente taglio di fondi ad alcune università e gli attacchi nei confronti degli organi di stampa, il panico della stampa europea non fa un semplice collegamento: "Università come Harvard chiedono 70mila dollari a testa per studente ogni anno, parliamo di veri e propri mutui. Il presidente USA ora dice semplicemente a queste organizzazioni che possono sostentarsi con quei soldi e non con quelli – lauti – che percepiscono dallo Stato".
Discorso non troppo diverso da quello sui fondi alla stampa: ascoltate l’intervista di Boni Castellane ai microfoni di Stefano Molinari (VIDEO).
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