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Il #gas naturale liquefatto è un elemento chiave nel riequilibrio dei rapporti commerciali tra l’Italia e l’Unione Europea da un lato e tra gli Stati Uniti e l’#UnioneEuropea dall’altro, con la Germania che fa perno.
L’Unione Europea ha registrato un surplus record nella bilancia commerciale delle merci verso gli Stati Uniti di ben 198 miliardi, trainato principalmente dalla Germania, la cui quota di export è ben di 92 miliardi. Questo surplus è cresciuto in modo impressionante dal 2018, rendendo l’Unione Europea fortemente dipendente dal mercato statunitense e facendone anche un esportatore netto.
La #Germania è il principale beneficiario di questo surplus. Questo ha creato delle tensioni con gli Stati Uniti, che vedono la Germania come beneficiaria di un cambio euro e dollaro favorevole, cosa che io vi dico da ormai tanti anni. E questo chiaramente influenza le dinamiche commerciali e le strategie di approvvigionamento energetico.
USA irritati
Gli Stati Uniti sono irritati anche dal fatto che l’Europa, nonostante le sanzioni, continui ad acquistare gas dalla Russia. Gli Stati Uniti vorrebbero vendere verso l’Unione Europea una maggiore quota del loro gas naturale liquefatto anche per riequilibrare la bilancia commerciale. Insomma, una situazione piuttosto complicata, visto che i prezzi dal 2022 si sono notevolmente ridotti, e per questo esercitano molte pressioni, soprattutto sulla Germania, affinché aumenti gli acquisti di gas naturale liquefatto statunitense, essendo questo il paese europeo con la maggiore quota di esportazione, come vi dicevo, nei confronti degli Stati Uniti.
Sebbene però la Germania disponga di terminali verso il gas naturale liquefatto, ne acquista una quantità relativamente bassa rispetto ad altri paesi europei, come l’Italia, che è arrivata ad una quota del 26%.
Un’altra problematica è la transizione energetica
Che prevede un graduale abbandono delle fonti fossili, tra cui via anche il gas. E ciò si scontra con la necessità di dover sottoscrivere contratti di lungo termine, per le forniture di gas naturale liquefatto essenziali per giustificare gli ingenti investimenti infrastrutturali necessari.
Trump, con la sua politica del "drill, baby, drill!", ha ridefinito quindi l’agenda energetica in tema di transizione, riconoscendo il ruolo insostituibile delle fonti fossili e quindi anche del gas naturale liquefatto nel soddisfare la crescente domanda di energia. Stiamo facendo marcia indietro su tante cose. Io ve l’avevo detto.
Malvezzi Quotidiani, comprendere l’economia umanistica con Valerio Malvezzi
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