Valeria Fioravanti, i genitori: "Vogliamo vedere in faccia i medici che hanno ucciso nostra figlia"
"Dopo 4 mesi nessuna novità, le istituzioni si sono dimenticate di noi"
(Roma). Sono trascorsi 4 mesi dalla morte di Valeria Fioravanti, la 27enne romana deceduta il 10 gennaio a causa di una meningite batterica non diagnosticata dai medici nonostante si fosse recata più volte al pronto soccorso di diversi ospedali della capitale. "Voglio vedere in faccia coloro che hanno ucciso mia figlia, non smetterò di lottare. Valeria non è stata curata in un modo sbagliato, non si sono accorti di nulla. Il policlinico Casilino ci ha respinto. Stiamo impazzendo, vogliamo sapere come sono andate le cose" queste le parole della mamma Tiziana. "Non ci sono novità giudiziarie, in questo periodo nessun rappresentate delle istituzioni ci ha contattato, si sono dimenticati di noi. Vogliamo giustizia per Valeria ma vogliamo che questo non capiti a nessun altro, questi personaggi devono essere allontanati e non devono più esercitare" ha aggiunto il padre Stefano. (Fabrizio Rostelli/alanews)
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mia figlia è stata curata in modo errato Secondo me perché è proprio in virtù di questa meningite batterica che nessuno ha diagnosticato e che era necessario l’antibiotico Secondo me tipo la penicillina antibiotico antico e invece stata curata in tutto le cose che io sono arrabbiata che hanno proprio sbagliato non si sono resi conti che non si sono resi conto che nel corpo di mia figlia c’era questo batterio L’hanno scoperto l’ultima volta al San Giovanni 6 gennaio quando lui di corsa la devo da riportare perché Valeria delirava e niente ed è stata alla fine perché dal coma poi non si è svegliata e sei trasferita per gemelli dopo 6 ore perché non c’era nessuna terapia intensiva disponibile è un’altra cosa che non mi garba quella sera non c’era un posto in terapia intensiva a mezzanotte magicamente è uscito fuori un posto in terapia intensiva al Gemelli Però lei non ce l’ha fatta era troppo tardi era troppo tardi e quindi questa è la storia di Valeria Di fatto da quanti ospedali è stata respinta la respinta statale Casilina perché la l’infermiera del triage non l’ha voluta far vedere dal medico perché insisteva che la guerra era per tre giorni e Valeria doveva fare questo Toradol tre giorni sono passati 4 mesi in questi quattro mesi avete avuto delle novità dal punto di vista giudiziario ancora C’è ancora la denuncia di omicidio colposo contro ignoti perché le indagini sta passando lungo ovviamente e quindi in questa in questo periodo Noi stiamo diventando pazzi perché siamo proprio voglia di sapere come sono andate esattamente le cose e io precisamente in prima persona Voglio vedere chi ha ammazzato mia figlia perché per me è stata uccisa Perché una persona che non è stata curata come doveva essere è stata uccisa Io la vedo In questo modo mi dispiace che ti voglio vedere esercitano e sicuramente faranno i danni ci saranno altre valérie basta basta basta basta Non è possibile non è possibile queste persone devono essere allontanate Speriamo che la magistratura Si sbrighi a fare queste indagini Più che altro per questo giustizia che chiediamo di Valeria ma soprattutto per levare Questi personaggi da dove stanno nel frattempo abbiamo tante persone che ci sta vicino che ci seguono e nelle nostre iniziative ci fanno sentire proprio il calore umano quello che non ha fatto nessuna torrida nessuna istituzione scordati proprio scordati e sono sicuro al 100% che la notizia è arrivata anche a loro Ma nessuno si è fatto sotto solo per il semplice condoglianze per farci sentire che c’è qualcuno oppure mi serve un supporto psicologico perché ci serve Ci serve veramente Perché perdere una figlia così non è facile non è facile per davvero noi la nostra un’altra nostra figlia che ha 20 anni il compagno nessuno si è fatto sentire nessuno sia già provato ad una cosa niente zero proprio zero Valeria lascia anche una bambina e come come state andando avanti in questo momento ha lasciato Vittoria 8 mesi e la bambina vive con il papà che è tornato a casa dei genitori e ci alterniamo nel nei vari impegni quotidiani di Vittoria nella mattina va a scuola e la porta accompagnano il pomeriggio e noi spesso andiamo a riprendere e questa è la vita ormai spezzata di un ragazzo giovane che aveva tanti progetti come tutti i giovani come tutti i ragazzi giovani due giorni fa al nido doveva Vittoria ho festeggiato hanno fatto la festa della mamma l’altra mia figlia di 20 anni No non credo che sia stata una cosa piacevole
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