25 aprile a Milano, parla Scurati: “Meloni non ha mai ripudiato la sua cultura neofascista”

25 aprile a Milano, parla Scurati: "Meloni non ha mai ripudiato la sua cultura neofascista"

Lo scrittore sul palco dell’Anpi: "Spettro del fascismo infesta la democrazia"

(Milano). "Dopo aver evitato l’argomento in campagna elettorale, la presidente del Consiglio (Giorgia Meloni ndr), quando costretta ad affrontare degli anniversari storici, si è ostinatemente attenuta alla linea ideologica della sua cultura neofascista di provenienza. ha preso le distanze dalle efferatezze indifendibili perpetrate dal regime, come la persecuzione degli ebrei, senza però mai ripudiare nel suo insieme l’esperienza fascista". Così lo scrittore Antonio Scurati, intervenuto sul palco dell’Anpi allestito in piazza Duomo a Milano, al termine del corteo per il 25 aprile. "Finché la parola ‘antifascismo’ non sarà pronunciata da chi ci governa, lo spettro del fascismo continuerà a infestare la casa della democrazia italiana", ha concluso lo scrittore. (Lorenzo Bonuomo/alanews)

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sono soltanto alcuni dei luoghi nei quali demoniaci alleati Mussolini massacrarono migliaia di Civili italiani centinaia di bambini e perfino linfante molti furono decapitati due ricorrenze concomitanti 44 problema sismo è stato lungo tutta la tua esistenza storica dal primo all’ultimo giorno non soltanto alla fine ho preso un fenomeno di sistematica violenza politica omicida stragista gruppo dirigente post-fascista vinte le elezioni nel ottobre del 22 arriva davanti a sé due strade il suo passato un neofascista Oppure cercare di riscrivere la storia ovviamente imboccato la seconda via dopo aver evitato l’argomento di campagna elettorale la Presidenza del Consiglio quando costretto ad affrontare gli anniversari storici si è tenuta alla linea sua cultura di provenienza indifendibili perché poi la presentazione insieme ha scaricato sul computer con la pubblicità dei fascisti repubblichini alle Fosse Ardeatine barbaramente trucidati degli italiani dai tedeschi per questo motivo che furono trucidati con la complicità dei fascisti impegni ha riconosciuto il ruolo fondamentale della nella Rinascita italiana fino al punto di non nominare mai mai la parola antifascismo in occasione del XXV Aprile dello scorso anno mentre ti parlo siamo di nuovo bando perché è una festa della Liberazione dal nazifascismo la parola che la Presidenza del Consiglio Ma io temo che finché quella parola antifascismo non sarà pronunciata da chi ci governa lo spettro continuerà a impostare la casa della democrazia italiana