8 Marzo in migliaia in corteo a Roma: “Una giornata di sciopero non di festa”

"Oggi non è una festa ma una giornata di lutto." L’8 Marzo, la giornata internazionale della donna, viene colta per scendere in piazza per una nuova rivolta transfemminista. 
Così alle ore 10 Circo Massimo a Roma inizia a riempirsi di striscioni, bandiere della Palestina, magliette rosa.
La protesta è stata promossa dal movimento nazionale Non Una Di Meno con la partecipazione di alcune sigle sindacali.
 
“Vogliamo opporci al Governo che tratta la violenza maschile sulle donne e di genere come problema securitario”. Scrivono sul comunicato che invita a scendere in piazza, con l’intento di far passare il messaggio che il patriarcato vada al di là della sicurezza. 
 
Quindi i motivi dello sciopero sono diversi: dai contratti precari, ai salari non paritari, in un paese in cui gli stipendi medi riferiti all’inflazione non aumentano da vent’anni. Durante la manifestazione si passa poi al tema della chiusura dei consultori pubblici, la cancellazione del reddito di cittadinanza, la difficoltà di accesso ai servizi di cura. Fino ad arrivare alle politiche sessiste per la natalità del Governo, in cui si spingono le donne “bianche italiane” a fare figli, quando una madre su 5 è costretta ad abbandonare il proprio lavoro per rimanere a casa. 
 
Insomma, quella di questa mattina a Roma è stata una piazza che è andata oltre la lotta al patriarcato, intenta a rivendicare tanti diritti. 
 
Nel pomeriggio, il corteo si sposterà alle ore 18:00 a Largo Argentina, sede del Teatro di Roma simbolo della mala gestione nei confronti dei lavoratori. 

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