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Vi è una #notizia, purtroppo non particolarmente rincuorante che giunge dagli Stati Uniti d’America. Nei giorni scorsi era stato individuato un #pallone spia della #Cina che sorvolava gli Stati Uniti d’America per ragioni di #spionaggio e soprattutto, pare, di spionaggio militare. Questa almeno la versione fornita da #Washington. Come sempre accade, i professionisti dell’informazione, i padroni della coscienza, non si sono peritati di rendere conto anche della versione di #Pechino. Sicché ancora una volta noi ragioniamo nel quadro di un conflitto tra #Oriente e #Occidente, ascoltando sempre e solo la versione dell’Occidente. In ogni caso è arrivata prontissima la risposta degli Stati Uniti, dacché l’arcobalenico e vegliardo Joe Biden ha deciso senza ambagi di far abbattere il pallone spia cinese. E così è stato. È stato abbattuto il pallone spia cinese e questo è chiaramente un segnale assai forte in funzione #anticinese. Quali saranno dunque gli sviluppi? Quali le possibili traiettorie del #conflitto? L’ipotesi da non scartare è che presto si addivenga a una conflittualità fra Washington e Pechino, analoga a quella già in atto tra Washington e #Mosca. Lo diciamo non solo per la vicenda del pallone abbattuto, che in qualche modo è l’epilogo di una tensione crescente, di una climax di tensione che si è registrata negli anni, direi, e che ora giunge davvero a compimento. Lo diciamo perché effettivamente Washington è già da tempo in attrito con la Cina. Si potrebbe anzi dire che se Mosca è l’obiettivo, nell’immediato Pechino lo sarà sempre più negli anni a venire. E forse l’episodio del pallone abbattuto non fa che accelerare i tempi di questa #conflittualità che si fa ogni giorno più evidente, ogni giorno più intensa.
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