BATTUTA D’ARRESTO USA GELA IL FRONTE ZELENSKY, L’ASCESA DI FICO IN SLOVACCHIA PURE

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"#Usa, #Slovacchia, Polonia & Company. Il fronte pro #Kiev perde i pezzi". Il Fatto Quotidiano così fa il punto della situazione.
Cos’è successo? Passiamo prima dalle parti della Slovacchia, dove Robert Fico, già in passato Primo ministro, ha vinto le elezioni.
Ma questo signore diciamo che non piace affatto ai più. Non ha tanta voglia di mandare armi all’#Ucraina, non ha tanta voglia di continuare con la guerra: ha preso un po’ le distanze. Evidentemente c’era chi non se lo aspettava, perché i paesi dell’est, a partire dalla Polonia, sono sempre stati quelli in prima linea anche per un atavico fastidio nei confronti dei russi, del resto sono stati sotto l’Unione Sovietica.

In secondo luogo, il "fattaccio" avviene anche negli Stati Uniti, dove il famoso "shutdown" viene scongiurato.
Il Congresso riesce con una votazione a evitare il blocco dell’attività amministrativa, il blocco dei servizi e degli stipendi per tutti i dipendenti pubblici. Tuttavia saltano i fondi all’Ucraina, e Biden dice "non la abbandoniamo", che suona un po’ come "cari amici ucraini, state sereni".
#Zelensky #guerra #Russia

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