Bisognava salvare il vaccino: ora l’hanno ammesso ed escono pure i dati

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In questi anni di #pandemia qual è stata la cosa più importante?
Salvare le persone o salvare il #vaccino?
Bene, a giudicare dalla risposta del vertice dell’AIFA, Magrini, è più importante salvare l’immagine delle case farmaceutiche.
Queste chat rivelate sono esplosive.
Eppure al momento non si registra alcuna reazione né dal ministero né dalle virostar.
Sono tutti ancora ai propri posti, nonostante il risultato di queste omissioni e che si sia continuato a obbligare anche i guariti a sottoporsi alla vaccinazione, a concludere il ciclo vaccinale.
Delle loro reazioni avverse non importava nulla ad #AIFA e non importava al Ministero della #Salute, neanche quando si trattava di decessi.

Conclusione?
Adesso persino l’Istat inglese si è vista costretta ad ammettere che c’è la prova di un aumento di decessi cardiaci tra le giovani donne dopo una prima dose di vaccini, soprattutto quelli AstraZeneca e Johnson&Johnson.
E lo Stato #USA ha verificato uno sbalzo nei casi fatali di disturbi cardiaci tra chi aveva meno di 40 anni, ossia tra quelli che di Covid non sarebbero morti quasi mai.
Una percentuale veramente da 0,0 qualcosa.
L’AIFA sapeva e non ha voluto dire certe verità perché bisognava salvare il vaccino, bisognava salvare il loro portafogli.
Perché ovviamente, come sta emergendo, ci sono tantissimi conflitti di interesse.
Lo abbiamo visto anche ieri dalle carte emesse dalla Procura di Bergamo.

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Molti di questi medici erano in assoluto conflitto di interesse con le case farmaceutiche, motivo per cui un personaggio come #Magrini osava dire: "Non possiamo raccontare quello che sta emergendo perché altrimenti uccidiamo il vaccino".
Veramente una vergogna.
Dobbiamo continuare a far emergere la verità, dobbiamo continuare a tenere un riflettore puntato.
Non troverete sui media mainstream queste conversazioni, queste verità che stanno emergendo dalle carte della Procura di Bergamo, tranne che su La Verità. Speriamo di consegnare prima o poi questi colpevoli alla giustizia, i complici che ci sono stati di questi veri e propri atti vergognosi contro la salute pubblica, contro l’interesse nazionale, che hanno messo a rischio migliaia e migliaia di vite umane per salvare interessi economici, per salvare le proprie posizioni, per rispondere ai diktat che arrivavano dall’industria farmaceutica.

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