Centrodestra in Ue non vota il patto di stabilità negoziato da Meloni: “Lo cambiamo dopo le europee”

I partiti di centrodestra si sono astenuti nel voto finale sulla riforma del patto di stabilità al parlamento europeo. Nè Fratelli d’Italia, nè la Lega nè Forza Italia hanno quindi approvato l’accordo siglato dal ministro dell’Economia Giorgetti per conto dal governo Meloni, alla fine del 2023. Eppure la premier aveva parlato di un’intesa "per l’Italia migliorativa rispetto alle condizioni del passato".  Le opposizioni sostengono che il voto del centrodestra a Strasburgo rappresenta una sconfessione del lavoro portato avanti dal loro stesso esecutivo. "Nessuna sfiducia – ribatte ai microfoni di Fanpage.it il senatore della Lega Claudio Borghi -. Quello era un compromesso che era stato fatto in parallelo alla bocciatura del Mes. Siccome non eravamo d’accordo su tutto, come ha detto anche Giorgetti, l’astensione è la posizione più chiara". E secondo il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti: "L’astensione dimostra che abbiamo accettato un patto di stabilità che abbiamo detto andrà migliorato". Per entrambi gli espoenti della maggioranza, dunque, il dossier andrà riaperto dopo le elezioni europee, sperando in equilibri più favorevoli, all’interno delle istituzioni Ue. Una posizione realistica, considerando che per varare le modifiche alle regole di bilancio ci sono voluti quasi quattro anni? "È  una possibilità, non credo sia una cosa scandalosa", risponde Foti. Aggiunge Borghi: "Cominiciamo a sopravvivere, poi se c’è lo spazio per cambiare bene, se invece l’Europa continua a votare chi ha creato questo casino, ne prenderemo atto".

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