Chi era Armando Diaz, protagonista della difesa italiana sul Piave

La difesa sul Piave, nell’ora più nera, il Paese reagisce. È finita un’avventura nazionalista ed espansionista, e comincia una guerra di resistenza nazionale.

Il re Vittorio Emanuel III, intanto, chiama a guidare il nostro esercito un generale napoletano, Armando Diaz. Uno che pare l’esatto opposto di Cadorna e che negli alti gradi dell’esercito è considerato un illustre sconosciuto.

Diaz vuole stare in mezzo ai suoi uomini. E questo dice molto di lui, che è l’esatto opposto di Cadorna.

Napoletano, dal temperamento caldo e affabile, capisce subito cosa bisogna fare, e proprio da questa scrivania rivoluziona tutto: sospende le decimazioni, allunga le licenze da 15 a 25 giorni, aumenta la paga e migliora il vitto, introduce momenti di svago, come per esempio il calcio tra i soldati, equipara premi e licenze. E i suoi uomini lo sentono, per questo lo seguono da subito.
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