Come funziona la pioggia artificiale?

La pioggia artificiale è un metodo a cui stanno facendo ricorso diversi paesi per fronteggiare le temperature elevate, i prolungati periodi di siccità e anche l’inquinamento.
Ad esempio a Lahore, in Pakistan, che ha una qualità dell’aria tra le peggiori al mondo. Così, per ridurre i livelli di inquinamento il governo del Punjab ha deciso di utilizzare questo metodo per far piovere in 10 punti della città.

Ma come funziona la pioggia artificiale?

Vengono utilizzati droni o aerei per spruzzare delle sostanze chimiche, sali di potassio o soli di sodio, sulle nuvole selezionate in precedenza.
Il “cloud seeding” è una tecnica che accelera la condensazione dell’umidità nelle nuvole per generare pioggia. Le particelle di sale agiscono come nuclei di ghiaccio, facilitando la formazione di cristalli di ghiaccio nelle nuvole. L’umidità si unisce a questi cristalli di ghiaccio, condensandosi in pioggia. Tuttavia, è importante notare che questo metodo non sempre garantisce risultati positivi.

Tra i paesi che hanno già sperimentato questo metodo ci sono la Cina, durante le Olimpiadi nel 2008, gli Emirati Arabi, l’India, gli Stati Uniti, la Russia, la Thailandia e l’Indonesia.

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