“COSTERÀ CARO AL GOVERNO”: LA PROFEZIA SUL SUPERBONUS ▷ “ENTRO FINE ANNO ASPETTIAMOCI UN NUOVO 2011”

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Ciò che il #governo ha voluto bloccare, che è la cedibilità dei crediti, sarebbe in realtà uno strumento fondamentale proprio per risolvere i problemi di cassa che in questo momento il governo sembra avere.
E’ la tesi sul superbonus di Fabio #Conditi e Carlo Freccero, in edicola oggi su La Verità. Contrasto totale dunque con chi, soprattutto dell’esecutivo, sta puntando su una narrazione improntata tutta sul costo dello strumento: "Si parla tanto di 110 miliardi di costi, ma nessuno spiega che per assegnare 110 miliardi del #superbonus, bisogna fare fattura. 110 miliardi di fattura per l’#edilizia avranno pur creato un’entrata per lo Stato che va a ridurre questo famoso costo?".
E in effetti dal governo poco o nulla si sente su quest’aspetto: "Come se dessi in gestione un appartamento a qualcuno e a fine anno mi raccontasse solo i costi che ha avuto, ma non i profitti che ha percepito".

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E a chi parla di autorevolezza recuperata agli occhi dell’#Europa Conditi risponde in modo secco: "Voi vedete àFrancia e #Germania sacrificare i propri interessi per fare bella figura con l’Europa? Non è mai successo. Noi siamo l’unico Paese tra quelli importanti che lo fa. Dove ci hanno portato vent’anni di austerità? Hanno prodotto qualche risultato positivo tangibile in Italia? No, sono stati fallimentari, perché se tu mandi in recessione un’economia poi come compete con Francia e Germania che fanno politiche espansive?"

Ma che ne è della destra del welfare e dell’euroscetticismo?
"Non solo stanno proseguendo le politiche di Draghi, ma stanno facendo molto peggio. Stanno osando quello che Draghi stesso non avrebbe osato. O meglio, Draghi è stato furbo: sapeva che se avesse bloccato il superbonus avrebbe prodotto un disastro che gli sarebbe stato addebitato, quindi lui lo ha rallentato e il lavoro sporco lo ha fatto fare al centrodestra.
Secondo Conditi addirittura "questa misura entro la fine dell’anno porterà un disastro tale in Italia che il governo dovrà dimettersi come è successo nel 2011 con Berlusconi. Perché? Per quello che sta accadendo nel mondo con l’aumento dei tassi d’interesse e i rendimenti. L’interruzione dell’acquisto di titoli di Stato della #BCE creerà una tale turbolenza sui mercati finanziari che questa misura provocherà un rischio di default dei titoli italiani".

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