Covid, verso la verità?

Dall’inchiesta della procura di Bergamo che mira a fare luce su come è stata gestita l’emergenza Covid emergono aspetti sconcertanti e inquietanti. Scambi di messaggi da cui si evince una sorta di realtà parallela rispetto a quella narrata nelle conferenze stampa, frasi sibilline, e tanto altro ma soprattutto una inquietante e assolutamente riprovevole commistione tra scienza e politica dove, questa è l’impressione che si evince, la scienza era trainata dalla politica. L’inchiesta è in corso e usiamo tutti i condizionali del caso, certo è che a fronte di un racconto presentato in modo apparentemente unanime, c’era una realtà che non era così uniforme e lineare.
Ne riflettiamo con chi , fin dalla prima ora, ha rivendicato il diritto di avere dei dubbi sulle modalità di gestione della pandemia. Non sono sono stati tantissimi e spesso hanno pagato in prima persona:
PIETRO LUIGI GARAVELLI, Ugs Confintesa medici e infettivologo e l’avvocato FABIO GARAVENTA, già membro del gruppo Cottarelli per la riforma della giustizia penale e responsabile giustizia per il partito Repubblicano

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