Da Geolier ai Deep Purple. ecco i protagonisti di Rock in Roma 2024

Tutto pronto per la 14esima edizione di Rock in Roma 2024. Un festival partito dall’idea di due persone, Maxmiliano Bucci e Sergio Giuliani, diventato ormai una realtà consolidata nel panorama della musica internazionale. 28 i concerti previsti, due mesi di appuntamenti (dal 13 al 27 luglio) che si snoderanno su tre palchi. Protagonisti di Rock in Roma 2024 saranno i grandi headliner internazionali di maggior successo come 21 Savage, Deep Purple, Placebo, Fontaines D.C., Loreena McKennitt; e artisti nazionali, tra cui CCCP – Fedeli alla Linea, Tommaso Paradiso, Geolier, Gemitaiz, Salmo & Noyz, Club Dogo e molti altri. La nuova edizione è stata presentata in Campidoglio, alla presenza del sindaco di Roma Roberto Gualtieri e dell’assessore al Turismo Alessandro Onorato. “Mi rendo conto che abbiamo creato qualcosa che culturalmente ha un futuro pazzesco – spiega Maxmiliano Bucci, fondatore e direttore artistico del Festival -. Un insieme di linguaggi che si mischiano e che grazie anche a queste istituzioni siamo riusciti a migliorare pure nelle criticità dovute alla presenza di 60-70mila persone in un unico posto. Noi siamo un festival di periferia e vorremmo trovare altri spazi in cui creare un weekend in cui fare concerti. Potrebbe essere nel futuro una possibilità ma intanto concentriamoci sui tre palchi di questa edizione che non sono facili". “La periferia offre molte possibilità di inventare nuove soluzioni, portare delle esperienze di qualità – spiega Sergio Giuliani, fondatore e direttore artistico di Rock in Roma -. Una cosa che non ho mai amato sono i progetti in periferia fatti tanto per fare, invece la grande sfida è portare in periferia delle proposte uniche, straordinarie perché sono territori spesso che hanno dei conflitti interni che si possono risolvere solo con la bellezza dell’arte. Questo può aiutare Roma a diventare una città migliore”. “Mi aspetto tanta partecipazione, tanti artisti internazionali – sottolinea il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri -. La città si dimostra ancora capitale del Rock, della musica, degli spettacoli che tirano molto e che hanno una tradizione. Sarà un altro tassello di un’estate ricca di eventi. Sarà poi bellissima la festa del Pride che si concluderà proprio a Capanelle”. “C’è molto entusiasmo, è un festival che unisce i grandi artisti internazionali, dai più giovani ai meno giovani – aggiunge Tommaso Paradiso, presente anche lui alla conferenza stampa -. C’è del cantautorato, c’è la dance, la trap, c’è un po’ di tutto. Io mi catalogo nella categoria dei cantautori pop”.
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