Gastrodiplomazia, promuovere la pace a tavola

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ANSA – di Alessandra Magliaro.
In momenti come questi che stiamo vivendo tutto quello che può allontanare l’idea di guerra in ogni sua forma, ci sentiamo di accogliere con favore. Promuovere la pace senza aspettarla è una questione di diplomazia che si può declinare con la cultura e il soft power. Un potere sottile e seducente che si esercita anche con la gastronomia. Ci sono esempi come il Giappone e la Corea del sud che grazie al soft power della cucina sono ormai irresistibili. Senza dimenticare l’Italia, protagonista culturale nel mondo con la sua tradizione culinaria.