Il governo francese vuole limitare i social per contrastare le proteste

Il governo francese sta seriamente considerando l’adozione di misure drastiche per controllare l’uso dei social media, alimentando preoccupazioni riguardo alla libertà di espressione e alla democrazia nel Paese.

L’amministrazione dell’Eliseo sembra concentrarsi sui social media come possibile «cassa di risonanza» per le proteste. Questa preoccupazione ha portato il governo a valutare l’eliminazione di alcune funzionalità delle piattaforme web, come la geolocalizzazione in tempo reale utilizzata per organizzare proteste o attacchi. Il ministero dell’Economia digitale ha già annunciato la cancellazione di migliaia di contenuti illegali e la sospensione di centinaia di account sui social media.

Qesta possibile stretta sui social media evoca ricordi di quanto accaduto durante la pandemia di Covid-19, quando i governi hanno applicato controlli ferrei sui contenuti online, limitando la libertà di espressione e il diritto al dissenso, come ampiamente dimostrato da inchieste come i Twitter Files, i Facebook Files e i Lockdown Files.
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