Il monologo di Andrea Pennacchi: “Da bocia amavo la guerra”

Il monologo di Andrea Pennacchi a Propaganda Live.

Il Testo del monologo

"Da bocia amavo la guerra. La amavo proprio: un terribile amore per la guerra.
Ogni settembre ci affrontavamo per le strade del quartiere, divisi in bande dalla strada dove abitavamo. Eserciti armati di cerbottane: tubi di plastica segati e stupini , coni di carta dalla punta dura. Guerriglia strada per strada, attacchi a sorpresa davanti alla latteria, tradimenti, assassinii mirati di leader avversari. I ragazzi della via Pal sembravano giovani marmotte.
C’era un enciclopedia a fascicoli, di quelle che quasi nessuno ha mai completato, era sulle armi da guerra. Ogni settimana andavo trepidante all’edicola, il giorno più bello era quello dei carrarmati, o gli aerei e elicotteri da attacco al suolo. L’Italia su ste robe era all’avanguardia, mi beavo alla possanza dell’elicottero Mangusta o dell’autoblindo Centauro. Una Ferrari a 4 assi, che da dentro sembra Kitt, quella di Supercar.
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