Intervista a Roberto Saviano: l’amore e il sesso nella vita dei boss

Leoluca Bagarella, il feroce killer della mafia tra gli ideatori della strage di Capaci e di centinaia di omicidi, si preoccupa di portare ogni giorno un fiore alla sua donna, ma anche il boss della Camorra Paolo Di Lauro che segue ovunque la sua giovane amante mentre infuria la faida di Scampia, o la terribile vicenda di Maria Concetta Cacciola, la sposa bambina della ‘Ndrangheta “colpevole” di volere una vita diversa e di essersi innamorata di un ragazzo lontano dai clan.

Storie di amore e di sesso dentro le organizzazioni criminali. Sentimenti, tenerezze ma anche violenze che hanno costruito e distrutto dinastie e che gettano una luce diversa sui protagonisti, e le protagoniste, della malavita. “Studiando queste vicende, mi sono trovato davanti personaggi che non avrei pensato capaci di vivere amori così puri”, spiega Roberto Saviano durante la video intervista con Agnese Pini, direttrice di QN, Il Giorno, Il Resto del Carlino, La Nazione e Luce! presentando il suo nuovo libro “Noi due ci apparteniamo” (Fuoriscena).

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