Le antiche divinità sumero-accadiche erano protagoniste di storie affascinanti e complesse, che raccontavano la creazione del mondo, le vicende degli dei e dei loro rapporti con gli uomini. Queste storie, tramandate oralmente per secoli, sono state trascritte su tavolette d’argilla a partire dal III millennio a.C. e costituiscono una preziosa fonte di informazioni sulla cultura e la religione dei popoli mesopotamici.
La creazione del mondo è uno dei temi centrali della mitologia sumero-accadica. Secondo una delle versioni più antiche, il mondo era inizialmente un caos informe, chiamato Apsu. Da Apsu e Tiamat, la dea del mare, nacquero i primi dei: An, il dio del cielo, Enlil, il dio della terra, e Ea, il dio dell’acqua e della saggezza.
An e Enlil si scontrarono per il dominio del mondo. An vinse e confinò Enlil nel sottosuolo, dove divenne il dio degli inferi. Ea, invece, rimase libero e divenne il dio più importante del pantheon.
Ea creò l’uomo da un pezzo di argilla, che modellò a sua immagine e somiglianza. L’uomo fu destinato a lavorare la terra e a servire gli dei.
Un mito molto famoso è quello di Inanna, la dea dell’amore e della guerra. Inanna era una dea affascinante e capricciosa, che spesso si comportava in modo imprevedibile. Un giorno, Inanna decise di scendere negli inferi, il regno di Ereshkigal, la dea della morte.
Ereshkigal non era contenta dell’arrivo di Inanna e la fece imprigionare nel suo regno. Solo Ningishzidda, il dio della medicina, riuscì a liberarla.
Inanna fu costretta a trascorrere un terzo dell’anno negli inferi, ma ogni volta che tornava in cielo, la terra rifioriva.
Un altro mito importante è quello di Enki, il dio dell’acqua e della saggezza. Enki era un dio gentile e compassionevole, che spesso aiutava gli uomini. Un giorno, Enki creò le Giardini di Dilmun, un paradiso terrestre dove gli uomini vivevano in pace e prosperità.
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