Lampedusa, il molo dove sbarcano i migranti è una discarica a cielo aperto

Vestiti, scarpe, salvagenti, coperte termiche, bottiglie di plastica contenti urina, taniche di benzina e rifiuti di ogni tipo. Ecco le immagini del molo Favarolo a seguito dei continui sbarchi dei migranti. Qui nella giornata di venerdì 10 marzo. Le tre suore dell’isola, Suor Ausilia, Suor Paola e Suor Ines, impegnate nel progetto "Fare ponte fra gli immigrati e i lampedusani" dell’Uisg (Unione internazionale superiori generali) insieme alle mamme di Lampedusa chiedono alle istituzioni di intervenire per poter rendere il molo un luogo dignitoso all’accoglienza dei naufraghi, dotandolo anche degli strumenti necessari: dai bagni, agli armadietti inghiottiti dalle mareggiate, ai gazebi con le tende per coprire le salme, a una nuova illuminazione.di Alessandro Puglia