L’interrogazione parlamentare ritrovata che incastra il governo Meloni sul conflitto Russia-Ucraina

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Continuiamo a vedere il governo #Meloni completamente appiattito sulle posizioni pro-Kiev, sulle posizioni imposte da Biden, continuano a parlare di quanto fatto da #Putin come un gesto folle senza alcuna ragione, senza alcuna motivazione, eppure adesso vi andrò a leggere un documento, una interrogazione parlamentare del 17 novembre #2017 che io ho qui davanti a me dove veniva messo, nero su bianco, che il 18 Febbraio 2014, in connessione con il conflitto ucraino, almeno 100 persone sono state uccise in piazza #Maidan a #Kiev. Contrariamente, scrive questo europarlamentare, alla versione immediatamente fornita dai media internazionali, sono venute alla luce alcune registrazioni di intercettazioni telefoniche, prove che rivelano che la strage sarebbe stata compiuta dai cecchini agli ordini della nuova coalizione filo-occidentale.

Più precisamente scrivono tre anni dopo i fatti, un reportage esclusivo del corrispondente di guerra Gian #Micalessin, nella sua inchiesta sull’Ucraina, ha portato alla luce confessioni di alcuni cecchini di Maidan, i quali hanno ammesso che non erano uomini di Viktor #Janukovych, il presidente che è stato deposto, quello che erroneamente definivano filo russo, ma piuttosto scrivono i capi dell’opposizione sostenuti dall’#UnioneEuropea. Quindi dietro quei cecchini, quelli che hanno fatto 100 morti in una piazza a Kiev nel #2014 c’erano uomini al soldo della coalizione filo-occidentale. Questo è scritto e riportato nero su bianco in una interrogazione all’Europarlamento del 17 novembre 2017.

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