Stimata Julija Borisovna Ambrosimova, ora voglio rivolgermi a Lei. Si è vista l’ultima volta con mio figlio nel febbraio 2022. Lei non ha alcuna restrizione all’ingresso in Russia. Non c’è alcuna causa penale contro di Lei. Ciò nonostante, in due anni, Lei non è mai venuta a visitarlo. Di fatto, è dalla primavera del 2021 che Lei non è maritata con mio figlio. Compare pubblicamente in società con altri uomini. E proprio Lei lo ha costretto a venire in Russia, quando era appena uscito dal coma e non poteva valutare adeguatamente la situazione. Lei ha costretto Aleksej a riregistrare tutti i suoi beni. Addirittura, ha diseredato Suo figlio, che è la ragione per cui questi si rifiuta di parlare con Lei. Ha aizzato Sua figlia contro Suo figlio. Per me era strano e assurdo vedere come Lei, col sorrisino, poche ore dopo la morte di Aleksej, sia intervenuta a nome suo a Monaco, come si appropri della sua voce dopo la sua morte. Almeno per buona creanza, avrebbe dovuto staccare, fare una pausa, e non lo ha fatto, non ha rispettato il lutto, è andata di corsa a mercanteggiare la sua morte. Lei è una persona meschina ed infame, io La disprezzo e Le proibisco di speculare sul nome di mio figlio, del mio bambino.
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