Luca morì in un incidente, la famiglia: “Abbiamo fatto un esposto in Procura, che fine ha fatto?”

Le cronache di questo periodo riferiscono di una Procura di Ivrea in grave difficoltà su cui pesano scelte sbagliate del passato, come l’’accorpamento dei tribunali.
Una serie di fatti di cronaca saliti anche alla ribalta delle cronache nazionali, come ad esempio la strage ferroviaria di Brandizzo o l’incidente delle frecce tricolori di Caselle Torinese, hanno peggiorato una situazione già critica.
I sindaci eporediesi, un po’ di tutti gli schieramenti, hanno scritto una lunga lettera al Ministro della Giustizia Carlo Nordio sostenendo di essere seriamente preoccupati. 
La Procuratrice generale reggente di Torino,Sabrina Noce, il mese scorso, durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario del distretto di Torino, ha sottolineato come la grave carenza di personale che attualmente affligge la Procura di Ivrea, sta producendo la “mortificazione delle aspettative di giustizia di questo circondario”. 
“Un ufficio dove se ci si ammala non si può essere sostituiti – ha detto Noce -. Dove, nonostante ogni sforzo, la valanga di arretrato cresce ogni giorno, dove i magistrati emettono atti pur sapendo che non potranno mai essere notificati, dove sono stati soppressi via via l’ufficio affari civili, l’ufficio giudice di pace, l’ufficio ignoti e che presto potrà occuparsi solo degli affari urgenti". 
Tante inchieste per fatti più o meno gravi rischiano dunque di rimanere al “palo”, in fondo a pile di fascicoli sulla scrivania di questo o quel magistrato.
Tra queste ce n’è una, in particolare, su cui una famiglia attende da un anno risposte.
E’ quella legata alla morte di Luca Ferro, giovane neopatentato di Verrua Savoia, che la sera del 15 gennaio 2022 ha perso la vita in un incidente stradale sulla strada provinciale 590 della Valle Cerrina in località Mogol di Brusasco.
Due anni dopo, in seguito ad una perizia eseguita dal consulente della Procura, il pubblico ministero cui è finito il fascicolo per le mani ha proposto l’archiviazione all’esposto presentato dai famigliari di Ferro.
In seguito ad una perizia eseguita dal consulente della Procura, il pubblico ministero cui è finito il fascicolo per le mani ha proposto l’archiviazione all’esposto presentato dai famigliari di Ferro.
Ma la mamma Glenda, il papà Marco e il fratello Diego oggi ribadiscono quanto sia necessario un supplemento di indagine sulle cause della morte di Luca.
Tra pochi giorni sarà passato un anno, da quel 3 marzo 2023. E dal tribunale di Ivrea la famiglia Ferro non ha ricevuto alcuna comunicazione.

Sono in un limbo, senza avere alcun tipo di notizie.

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