“LUIGI DI BELLA LO CAPÌ 30 ANNI FA”, SPUNTANO DATI PROMETTENTI ▷ “ANCORA SCONOSCIUTI A MOLTI MEDICI”

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"L’acido retinoico sta diventando un elemento cardine". Lo notò Luigi #DiBella, lo conferma Giuseppe e gli oltre 60mila studi depositati sulle banche dati.
Il problema ora sta nel divulgarli e contrastare quel bias che si è creato anche nella classe medica a partire dal 1997. Fu lì che iniziò un calvario per la #Terapia antitumore sulla base di una sperimentazione che il British Medical Journal definì senza mezzi termini "immorale".
#GiuseppeDiBella continua però i suoi studi, e ora in particolare è la vitaminologia a finire sotto la lente d’ingrandimento.
"Si tratta di un asso importante dell’immunità, insieme con gli altri retinoidi, al punto tale che c’è la divisione dell’immunità. Da una parte sulla presenza di altri retinoidi, dall’altra sulla deplezione di questi ultimi".
Una possibile conquista in ambito medico che potrebbe portare ancor più avanti le intuizioni del Dottor Luigi Di Bella.
Intuizioni che il prossimo 10 giugno potranno trovare ampio spazio di domande nel #webinar aperto a medici e pazienti.
Il ruolo di questi elementi, spiega il dottore, sarebbe determinante a livello antinfettivo, a livello antitumorale, antiossidante ed antinvecchiamento.
Si propone dunque una vera e propria "revisione della letteratura scientifica". In che senso?

Si cambia il criterio d’impiego, le indicazioni delle #vitamine, le possibilità di terapia che ci danno, i dosaggi da praticare. “Praticamente cambia il concetto precedente biochimico vitale. Cos’era? Io di questa vitamina ho bisogno di questi milligrammi al giorno. Concetto completamente diverso adesso, perché io impiego in determinate patologie dei dosaggi assolutamente diversi. E queste vitamine hanno grandi margini di maneggevolezza per ottenere dei risultati precisi in specifiche condizioni“.

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