Pensione slow, il ritiro dal lavoro è lento (di Alessandra Magliaro)

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La fatica del lavoro è finalmente finita, il sogno di andare in pensione si avvera. Fare una vacanza fuori stagione, leggere tutti i libri che si volevano leggere, giocare con i nipoti se ci sono, insomma finalmente meno stress, più vita, riguadagnando un tempo per se stessi. Ma è così? La tendenza è di ritirarsi con lentezza, trovare il modo di valorizzare le competenze acquisite con nuove collaborazioni professionali, avere un distacco dal lavoro non netto. Ci sono motivi economici visto che l’età della pensione non sembra più quella di godersi i risparmi di una vita come un tempo ma quella di continuare a risparmiare e ci sono motivi esistenziali perchè l’atto del ritirarsi, come i francesi chiamano la pensione, non sia il ritiro dalle connessioni sociali ma solo un modo per raggiungere il famoso worklife balance, l’equilibrio ora sempre più impossibile.