PNRR E MES: DUE EUROFREGATURE

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Se provi a scorrere le prime pagine dei giornali e i siti proprio in questo momento ti accorgi che una delle questioni più importanti che riguarda l’Italia, riguarda la tenuta dei conti, è il pressing che sta facendo l’Europa sul Mes, sul meccanismo europeo di stabilità. È un meccanismo che un tempo era noto come il Fondo Salva Stati. Cioè quell’ingannevole aiuto dato alla Grecia per essere sottoposta ad una cura massacrante. Quindi quei soldi erano soldi tossici. Il #Mes e la richiesta di approvazione di questo Mes è la riforma di un Mes che c’era già prima. Quindi il Mes a non ha bisogno in sé della ratifica, ha bisogno della ratifica la riforma del Mes, che è ulteriormente peggiorativa, al contrario di quello che stanno dicendo. Sarebbe interessante che i giornali ne parlassero con dovizia di termine. Però il problema è che i giornali hanno paura ad affrontare questo argomento. Perché tutte le volte che affrontano il tema dell’Europa noi ci ritroviamo dentro un imbuto, ci ritroviamo dentro una narrazione per cui l’#Europa è intoccabile. Tutte le volte che l’Europa ti darebbe dei soldi, lo fa con amore, lo fa per nostra grazia, lo fa per grazia ricevuta, lo fa per venirci incontro. E invece non è così. I soldi che l’Europa destina ai governi, all’Italia, sono dei soldi vincolati e sono dei #soldi a prestito. Sono un po’ una mela avvelenata.

Noi oggi non abbiamo bisogno di ciò che l’Europa ci chiede per avere i finanziamenti del #Pnrr. E questo lo dicevamo già prima, già nella passata legislatura lo dicevo in aula, ma da tempo lo vado predicando, lo vado scrivendo del Pnrr che è un salvadanaio vincolato. È una linea di credito che l’Europa ci dà mettendoci in una posizione di debitore. E tutto questo grande miracolo ecosostenibile digitale, non è nelle urgenze dell’Italia e degli italiani. Oggi le urgenze si chiamano lavoro, si chiamano sanità, si chiamano scuola, si chiama tenuta del territorio. Queste sono delle cose importanti. L’ecosostenibilità che vogliono loro non è l’ecosostenibilità di cui parlavano i nostri nonni o i nostri genitori che avevano rispetto per le colline, per le montagne. L’ecosostenibilità è un grande affare, è il business del green e lo stiamo vedendo con la macchina elettrica, con le case ecosostenibili, con le nuove classi energetiche.

La stessa cosa sulla digitalizzazione, ma che me ne frega di andare a correre sui binari della digitalizzazione, che tra l’altro, alla lunga rischierà di favorire intelligenza artificiale, i robot. Ma stiamo scherzando? Ma qui veramente l’Europa è un grande inganno, soltanto che non viene raccontato, la gente non lo capisce. Lo capirà quando gli porteranno via la vecchia macchina, gli porteranno via le case, perché le case non avranno più valore perché non rispetteranno le norme dell’unione Europea. Allora forse a quel punto inizieremo a capire che l’Europa non è questo bengodi. L’Europa che tra l’altro sta fregando anche gli agricoltori italiani ma questo è un capitolo che tratteremo altre volte…

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