Polis pt. 22 – In bilico tra poveri e immigrati

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Nascosto sotto il tappeto estivo il pericolo MES, rimangono fortemente effervescenti i rapporti economici tra l’Italia e l’Unione Europea. A tenere banco la scorsa settimana è stato il tema del PNRR, sul quale il governo, come abbiamo già detto più volte, ha stravolto in più di un’occasione i piani. Con una terza rata ancora in fase di stallo, è dell’11 luglio la notizia della modifica da parte dell’esecutivo di 10 dei 27 obiettivi necessari per ottenere la quarta rata; modifica che è stata accettata da Bruxelles, come si apprende dalle parole del Ministro Fitto. Definita spregiudicata dalle opposizioni, la mossa dimostra la volontà della Meloni di essere protagonista almeno quando si tratta di questioni prettamente europee.

A conferma di ciò, la nostra Premier è stata una delle figure centrali nell’accordo che l’Unione Europea ha stipulato con la Tunisia il 16 luglio, dopo il vertice interlocutorio del mese scorso. A Cartagine, vicino Tunisi, è arrivata infatti la firma del Memorandum d’intesa che apre a nuovi scenari ancora tutti da scoprire nei rapporti tra i due continenti. Focus particolare ovviamente sulla questione migranti che mai come quest’anno risulta particolarmente critica, sulla quale il governo era già intervenuto in precedenza con l’approvazione del Decreto Flussi.

Inoltrandoci nelle questioni nazionali invece, resta molto caldo il rapporto con la Magistratura. A causa di un susseguirsi vorticoso e destabilizzante di episodi tra loro scollegati, Santanchè – Delmastro – La Russa, a farne le spese potrebbe essere la riforma della giustizia del Ministro Nordio, al momento messa in standby in attesa di una distensione degli animi. Dopo il botta e risposta Meloni – Associazione Nazionale Magistrati, il rischio è che ora la questione passi direttamente al Consiglio superiore della magistratura, con tutte le conseguenze che ne deriverebbero.

Entrata infine in vigore ufficialmente la card “dedicata a te” in sostegno a oltre un milione di famiglie con reddito basso. Annunciato nei mesi scorsi, il provvedimento arriva però non senza polemiche, sia per quanto riguarda la modalità di utilizzo, sia per alcune decisioni che contrastano fortemente gli obiettivi di sostegno ai più deboli. Il 7 luglio è stato infatti abolito il taglio sui vitalizi introdotto dai 5 stelle nel 2018, e la settimana successiva è stata anche approvata alla Camera l’introduzione di un’indennità mensile aggiuntiva di circa 2 mila euro lordi per i capigruppo in parlamento, questa si con il favore pentastellato. Il tutto corredato dal contrasto al salario minimo, sul quale le opposizioni stanno fortemente premendo.

Cara Giorgia non sei affatto Robin Hood.

"POLIS, Primo piano sulla politica” da un’idea di Massimo Cascone.

Conduce Massimo Cascone.
Regia e montaggio Giulio Bona.
Una produzione ComeDonChisciotte.org

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