Retromarcia del Governo su svolta green, in Europa votano a favore: una stangata per gli italiani

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Ricorderete che soltanto alcune settimane fa, gli eurodeputati di #Lega e Fratelli d’Italia avevano promesso che si sarebbero opposti alla riforma degli ETS, gli Emission Trading Scheme, ossia quella riforma relativa al sistema di scambio di quote di emissioni di #co2 dell’#unioneeuropea. Un sistema di scambio che obbliga a richiedere un permesso per ogni tonnellata di CO2 emessa dalle grandi aziende. Un sistema basato sul principio giustissimo a mio parere, che chi inquina paga. Giustissimo, però se non avesse delle ripercussioni enormi anche sui cittadini e sugli aumenti dei prezzi. Proprio a detta del governo italiano, questa riforma avrebbe rappresentato una stangata per famiglie e imprese, in particolare per categorie come gli automobilisti e i proprietari di immobili, ma anche gli inquilini, quindi quasi nessuno escluso. Eppure il #consiglio europeo ha invece ratificato qualche giorno fa questa riforma senza vere opposizioni, in quanto era già stata approvata dal #parlamento #europeo la settimana scorsa. Il nuovo folle traguardo riguarda ora una riduzione del 62% delle emissioni entro il #2030, tenendo come parametro quelli che erano i livelli del 2005. In più, però, vengono aggiunti al sistema ETS anche i settori dei trasporti marittimi e su strada, nonché le emissioni legate al riscaldamento delle abitazioni che, come sappiamo, dovranno adeguare in alcuni anni la propria classe energetica con costosi interventi. Bene, l’#italia alla fine ha espresso parere favorevole a tutto il pacchetto. Solo #polonia e #ungheria hanno votato contro una decisione che non fa onore a questo governo, una vera e propria retromarcia.

La Matrix europea. La verità dietro i giochi di potere.

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