RICONOSCIMENTO DELLA SEDE IMPEDITA DI BENEDETTO XVI E CONVOCAZIONE DEL CONCLAVE

Agli Em.mi Sigg.ri Cardinali di nomina pre-2013 – Segreteria di Stato – Città del Vaticano

Eminenze reverendissime,

con le sue presunte "dimissioni" dell’11 febbraio 2013, Papa Benedetto XVI non ha mai abdicato, come dimostrato dalla triennale inchiesta "Codice Ratzinger" (Cfr. sito multilingua www.codiceratzinger.eu ) suffragata da latinisti, storici della Chiesa, magistrati, canonisti, giuristi, filosofi di chiara fama. Papa Benedetto, costretto a togliersi di mezzo da pressioni internazionali e da una fronda interna alla Chiesa, (la cosiddetta “Mafia di San Gallo”), seguendo le orme di Colui di cui era Vicario, si è "offerto liberamente” alla sua detronizzazione, lasciandosi porre in "Sede totalmente impedita" (can. 412 e 335) dalla convocazione di un conclave illegittimo. Tale situazione canonica lo ha protetto, facendolo rimanere l’unico vero papa fino alla morte e, al contempo, ha reso antipapa Jorge Mario Bergoglio fin dall’inizio. Infatti, nessun papa può essere legalmente eletto mentre il precedente non è regolarmente abdicatario, ma impedito. La costituzione apostolica Universi Dominici Gregis sancisce (art. 76 e 77) che se la vacanza della Sede per rinuncia del Pontefice non è avvenuta a norma del can. 332.2 (che richiede la rinuncia al munus petrino), l’elezione è nulla e invalida e l’eletto non ha alcun diritto. Papa Benedetto, nella sua Declaratio, non ha mai rinunciato al munus petrino, ma ha solo “profetizzato” una sua prossima rinuncia al ministerium (mai ratificata, del resto): tale situazione si può verificare, appunto, solo per sede impedita. La linea successoria petrina è quindi interrotta, la Chiesa si trova (per la prima volta nella storia) in stato di sede vacante non dichiarata. Il mondo è senza papa dal 31 dicembre scorso e, per la prima volta in 2000 anni, non si è compreso che l’ultimo Pontefice è morto. L’antipapa Francesco, privo del munus petrino e quindi – in ottica di fede – dell’assistenza dello Spirito Santo, sta visibilmente provvedendo a rovesciare la fede cattolica fin dalle sue radici. Questa situazione, oltre ad essere una tragedia per i credenti e a porre le basi per una successione antipapale (se nel prossimo conclave dovessero prendere parte non-cardinali di nomina bergogliana), comporta gravi rischi per il mondo intero, e in special modo per l’Italia. Pertanto chiediamo agli Em.mi Sigg.ri Cardinali – esclusivamente di nomina pre-2013 – che già, de facto, col conclave invalido, tutelarono il Santo Padre Benedetto conservandolo legittimo papa, di intervenire per tutelare doverosamente i diritti della Sede Apostolica, (come da art. 3 U.D.G.), RICONOSCENDO LA SEDE IMPEDITA di papa Benedetto XVI, dichiarando la MORTE DEL PAPA avvenuta il 31 dicembre 2022 e procedendo all’immediata CONVOCAZIONE DEL CONCLAVE per l’elezione di un nuovo Pontefice legittimo.