Roberto Saviano racconta Francesco Schiavone, “Sandokan”, e cosa cambia col suo pentimento

"Il potere che ha gestito Francesco Schiavone, Sandokan, è immenso. Il suo soprannome Sandokan, nasce per la sua somiglianza con l’attore che interpretava una delle fiction più vista della storia italiana. E quel soprannome lo rende famoso alle cronache di tutta Italia". Roberto Saviano racconta il pentimento di Francesco Schiavone, boss dei Casalesi, che è corresponsabile anche della sua vicenda personale: "Quando ho ricevuto questa notizia in me hanno iniziato a muoversi sentimenti contrastanti. Da un lato è finita, è finita la mia, la mia protezione, la mia situazione. Dopo quasi 18 anni di scorta, dopo anni di contrasto col clan, che il vertice sembri pronto a firmare la resa mi fa pensare che forse potrò tornare libero. Forse le cose per me stanno iniziando a poter avere un’altra strada".

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