Roma, 80° anniversario del rastrellamento del Quadraro

Roma, 80° anniversario del rastrellamento del Quadraro

Pierleonzi (Anpi Roma): "Studenti manganellati? Si usa la forza quando bisognerebbe dialogare"

(Roma). "Un momento per questo quartiere di memoria collettiva. Tante famiglie hanno avuto rastrellati da parte dei nazisti. Una storia molto sentita e noi come Anpi di Roma, insieme alle associazioni e alle istituzioni, ricordiamo questa giornata. Loro volevano un mondo di pace in cui la guerra fosse fuori dalla storia, in fatti scrivono nella Costituzione l’Italia ripudia la guerra, non hanno usato questa parola a caso. Noi abbiamo cinquanta conflitti ad alta intensità nel mondo, quindi il cessate ovunque il fuoco perché riteniamo che sia l’unica possibilità che ha questo mondo di poter sopravvivere. Studenti manganellati? Mi sembra che qui ci sia un tema di carattere generale di voler dimostrare di essere forti anche in situazione in cui bisognerebbe dialogare e capire". Così Marina Pierleonzi, presidente Anpi di Roma, durante il corteo per l’80° anniversario del rastrellamento del Quadraro. (Marco Vesperini/alanews)

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è un momento per questo quartiere di memoria collettiva tante famiglie hanno avuto rastrellati 80 anni fa da i tedeschi che Aiutati dai nazisti Aiutati dai fascisti che entrarono nelle case all’alba 4 e portarono via Gli uomini così come li hanno trovati chi dormiva che si stava preparando per andare a cercare un lavoro un pezzo di pane per la famiglia Quindi è una storia molto sentita in questo in questo quartiere E noi come ampio di Roma insieme alle associazioni del quartiere e alla istituzione quindi alle soluzioni Municipio VII neanche il quinto perché quell’aria / 2 municipi proponiamo sempre una serie di iniziative per ricordare questa giornata e quest’anno è stata importante perché all’ottantesimo e perché stamattina ho già tutto è stata intitolata una strada ai deportati del Quadraro del 17 aprile 44 una cara intitolata fino a stamattina a un professore fascista e che tra l’altro è vicinissimo a una scuola che ha un nome per noi molto importante che quello di Teresa Gullace che fu una donna uccisa dai nazisti mentre cercava di parlare con il marito a portargli un pezzo di il marito erano i rastrellati in uno dei tanti momenti in cui il nazisti prendevano le persone li portavano in quel caso nella caserma di via Giulio Cesare lei fu ammazzata cercava di portarli un tozzo di pane aveva cinque figli e aspettava un altro un altro bambino che volevano un mondo di pace in cui la guerra fosse fuori la storia Tanto è vero che loro scrivono nella costituzione l’articolo 11 che dice L’Italia ripudia non è che hanno usato un termine a caso ripudia una cosa totale e quindi secondo me il fatto in questo momento di dire le polemiche A me non piacciono non le trovo in questo momento non ne trovo adatte perché noi abbiamo tutta conflitti ad alta intensità nel mondo quindi ce ne sono più tutti gli altri a media e bassa intensità siamo in una guerra mondiale Come diceva il papà a pezzi il cessato ovunque il fuoco come viene detto da qui nazionale è la nostra manifestazione ha come titolo quella di Roma Partigiane della pace perché riteniamo che sia l’unica possibilità che a questo questo mondo di poter sopravvivere una depressione alla Sapienza parte gli studenti e questo stai pensate che c’è un clima diverso in questo governo è stato gli anni scorsi siamo stati giovani abbiamo partecipato tante manifestazioni studentesche e poi anche lavoratrice come lavoratori io con con con le forze dell’ordine c’è sempre stato un sistema di dialogo anche nelle manifestazioni non autorizzate in cui non soprattutto se non c’erano volti coperti se non c’erano situazioni di persone in qualche modo Armate non succede nulla Mi sembra che qui ci sia un tema che non io non posso scrivere semplicemente le forze dell’ordine ma sia una cosa di carattere più generale di voler dimostrare di essere forti anche in situazioni in cui Bisognerebbe Invece semplicemente dialogare capire e soprattutto ragazzi e ragazze in termini non credo che non possiamo permettere che vengano che vengano manganellate e soprattutto il problema di come le notizie arrivano gli vengono comunicate e quindi la grande responsabilità che hanno in media i giornali in questo momento E noi facciamo quello che possiamo fare ma ovviamente il nostro Porta a porta l’utilizzo che noi facciamo anche dei social Come possiamo non basta Cioè servirebbe Alt